La risposta d’Inghilterra mandata a Pietroburgo alla dichiarazione dell’imperatrice delle Russie

{8v} La risposta d’Inghilterra mandata a Pietroburgo alla dichiarazione dell’imperatrice delle Russie riferita pag. (sic!)

In tempo di tutto il corso della guerra nella quale il Re Gran Brettagna trovasi impegnato per l’aggressione della Francia e della Spagna, egli ha manifestati i sentimenti di giustizia, e di equità e di moderazione che dirigono tutti i suoi passi; la madama ha regolato la propria condotta verso le potenze amiche, e neutrali a seconda di quella che hanno trattati sussistenti, e sul tenere de’ fuori diversi impegni con altre potenze, i quali impegni hanno variata questa legge primitiva con scambievoli stipulazioni e l’hanno variata molto in diverse maniere, secondo la volontà, e convenienza delle parti contraenti.

Fortemente affezionato a Sua Maestà l’imperatrice di tutte le Russie per i vincoli di una reciproca amicizia a comune interesse, il Re sin dal principio di queste turbolenze dette gli ordini i più precisi di rispettare la bandiera della Maestà Sua Illustrissima e il commercio di suoi sudditi secondo il diritto delle genti e il tenere degl’impegni contratti nel suo trattato di commercio con esso, e che adempirà con la più scrupolosa esattezza.

Gli ordini per tale oggetto sono stati rinnovati, e s’invigilerà strettamente per l’esecuzione. Si può presumere che i medesimi impediranno ogni e qualunque irregolarità; {9r} ma se accadesse mai che vi fosse una benchè minima violazione di questi ordini veiterati, i tribunali di ammiragliato, che tanto in questo Paese, come in tutti gli altri sono stabiliti per simili materie, e che in tutti i casi giudicano unicamente per il diritto generale delle nazioni, e per le particolari stipulazioni nei diversi trattati, darebbero tutta la soddisfazione in una maniera così equa da sodisfare pienamente Sua Maestà l’imperatrice con le loro decisioni, e riconoscere quello spirito di giustizia, che anima lei medesima.

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