La risposta di Francia alla dichiarazione dell'imperatrice delle Russie

{9v} La risposta di Francia alla dichiarazione dell’imperatrice delle Russie.

“La guerra nella quale il Re si è trovato impegnato, non avendo altro oggetto, che il mantenimento della libertà de’ mari, Sua Maestà ha veduto con sommo piacere, essere stati adottati da Sua Maestà l’Imperatrice delle Russie l’istessi principi, ed esser risoluta a sostenerli. Ciò che la Maestà Sua imperiale richiede dalle potenze belligeranti altro non è che quanto prescrivono i regolamenti della marina francese, l’esecuzione de’ quali è stata mantenuta con la più esatta puntualità cognita ed approfondita da tutta l’Europa.” “La libertà de’ bastimenti ristretta solo ad un piccol numero di casi, è una diretta conseguenza del diritto naturale, salvaguardia delle nazioni, e sino il sollievo di quelle che afflitte sono dal flagello della guerra. In tal guisa ha il Re desiderato di procurare non solo a’ sudditi dell’impero di Russia, ma a quelli ancora di tutti gli stati che hanno abbracciata la neutralità, la libertà di navigare con quelle istesse previsioni che enunciate vengono nella dichiarazione a cui ora la Maestà Sua risponde. Crede Sua maestà aver contribuito a un general benefizio, e aver preparato un’epoca gloriosa al suo regno, fissando col suo esempio i diritti, che ogni potenza belligerante deve riconoscere e conservare a bastimenti neutrali, e la di lui speranza ora va sempre più aumentandosi poiché l’Imperatrice nell’atto di promettere di mantenere la più esatta neutralità, si dichiara per quel sistema medesimo, che il re va sostenuto a prezzo del sangue de’ suoi popoli, e che essa va reclamando gl’istessi diritti co’ quali Sua Maestà vuol fare la base del codice marittimo”.

{10r} “Se bisogno vi fosse dare nuovi ordini acciò i legni di Sua Maestà Imperiale non avessero luogo di essere inquietati nella loro navigazione da’ sudditi del Re, egli si farebbe un pregio di dargli immediatamente; ma può assicurarsi l’Imperatrice sulle disposizioni date da Sua Maestà ne’ suoi regolamenti, che fondati sono sul diritto delle genti più che sulle respettive circostanze, e convengono per vero dire a un Principe abbastanza felice per trovare sempre nella prosperità generale quella del suo regno. Il re desidera che Sua Maestà Imperatrice aggiunga a’ mezzi che essa prende per fissare la natura delle mercanzie, il commercio delle quali è riputato contrabbando in tempo di guerra, delle regole precise sulla formula delle carte di mare che seco loro avranno i bastimenti russi. Con tal precauzione Sua Maestà è sicura che non nascerà veruno incidente che possa originare del rammarico di non aver reso per qual che le spetta la condizione de’ naviganti russi tanto vantaggiosa, quanto è possibile in tempo di guerra. Alcune fauste circostanze hanno già più volte poste le due corti in stato di toccare con mano quanto importava che si spiegassero alternativamente su’ loro rispettivi interessi. “

“Sua Maestà si congratula di dovere esprimere a Sua Maestà l’Imperatrice la sua maniera di pensare sopra un punto sì interessante per la Russia, e per le potenze commercianti di Europa. Essa applaude tanto più sinceramente a’ principi, e alle mire che diriggono l’imperatrice; e Sua Maestà viene a parte del sentimento che ha indotta questa Gran-Principessa ad abbracciare delle misure dalle quali debbono risultare ugualmente i vantaggi de’ suoi sudditi, e di tutte le nazioni.

Data a Versaglies 25 aprile 1780.

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